Recensione Manga – Peking Reijin Shou di Natsuki Sumeragi


A cura di Martina

Titolo: Peking Reijin Shou
Autrice: SUMERAGI Natsuki
Categoria: Shoujo

:: Il manga in Giappone :: 
Casa editrice: Kadokawa Shoten
Numero di volumi: 2 -concluso
Anni di pubblicazione: 1995-1997
Rivista di serializzazione: Rekishi Romance DX.

:: L’autrice ::
Nata il 21 agosto del 1967 a Osaka, si è laureata alla Ritsumeikan University in Letteratura Giapponese. Famosa illustratrice e mangaka, è apprezzata per i numerosi shoujo manga ambientati nella Cina del passato per la quale ha una grande passione, come per esempio dimostrano i due volumetti di Peking Reijin Shou, che contengono otto storie brevi ambientate nella Cina dei primi del ‘900.
Tutte le opere dell’autrice sono state pubblicate dalla Kadokawa, tranne Touka Genkitan edito dalla Tokuma e Yume Genji Tsurugi no Saimon edito da Koike Shoin.
Il suo talento di disegnatrice è tale che le è stata affidata la realizzazione del character design dei videogiochi: ” Granado Espada”, “Soukaigi”. Attualmente vive a Kyoto.

Storia
Il testo che segue è la traduzione autorizzata della recensione inglese di Mimi che trovate sul sito Aestheticism, ora offline.

I due volumetti di Peking Reijin Shou contengono otto storie brevi ambientate nella Cina dei primi del ‘900.
La parola “reijin” significa persona affascinante, ma in questo caso ha un significato più particolare: si riferisce agli uomini che recitavano parti femminili all’Opera di Pechino.
Piuttosto simili ai castrati di Roma, spesso venivano venduti ancora molto giovani da famiglie povere e istruiti fin dalla prima adolescenza a recitare ruoli femminili. Pechino, dove la tradizione proibiva che le donne si esibissero sul palcoscenico, era rinomata in tutto il paese per la bellezza e il talento dei suoi cantanti maschili, che divennero la principale attrattiva di tutti i teatri lirici della città.

La danza della fenice
Pechino, 1930. Una città caotica, snervante ed eccitante allo stesso tempo. Una famiglia all’antica scopre che i cambiamenti di cui è stata finora inconsapevole si stanno insinuando nel proprio ambiente. Inizia in modo piuttosto semplice. Il figlio più giovane sogna di far parte dell’Opera, non è una cosa sorprendente dato che era il sogno di molti giovani ragazzi. Era difficile resistere alla tentazione, quando Pechino aveva teatri quasi in ogni isolato, ed esibiva le più belle scenografie e i migliori cantanti del paese. Come qualsiasi patriarca responsabile, il nonno proibisce al ragazzo di frequentare i teatri. E potrebbe costringerlo a mettere il suo sogno da parte… ma il ragazzo fugge per andare nel camerino di Yang Roushen, l’uomo che può realizzare il suo sogno.

Dolore
Yang è stato un figlio ubbidiente. Ha studiato in Occidente, ha sposato la moglie che la famiglia ha scelto per lui, ha rinunciato a scrivere e infine è entrato a lavorare nella ditta di famiglia. Ma l’esibizione di Yang Roushen lo risveglia, e si trova così dietro le quinte per cercare Roushen, a ringraziarlo per quello che ha fatto per suo fratello minore e, divertito dalla sua stessa sfrontatezza, a chiedergli di diventare suo amico. I sogni ostacolati diventano spesso delle ossessioni. Quand’era giovane aveva scritto un’opera lirica e nonostante avesse bruciato tutte le altre, questa l’aveva tenuta. Yang incomincia così a dedicarsi all’opera per Roushen, lavorando tutti i giorni fino a notte fonda, arrivando perfino ad avere un collasso in teatro.
Lei è stata una moglie ubbidiente. Sapeva di non essere raffinata come la sorella del marito, sapeva di non essere all’ultima moda. Così si era detta che doveva essere felice nonostante la freddezza del marito. Ma le cose cambiano quando scopre del rapporto del marito con il cantante lirico, il quale facilmente suscita le risate e i sorrisi che Yang non le ha mai dato. Cosa sceglierà Yang?

Fiorire
Una giovane ragazza viene informata dai propri genitori che presto si dovrà sposare. Non è una cosa inaspettata, e forse lei stessa lo anticipava. Si tratta però di un periodo in cui viene data più libertà alle ragazze. Va a scuola, frequenta i teatri con gli amici e, come molte giovani ragazze, adora Yang Roushen. Ma non si sarebbe mai aspettata che un giorno l’avrebbe incontrato in una circostanza imbarazzante.

Neve
Roushen non ha avuto un duro tirocinio, forse è questa la ragione per cui è ancora gentile e compassionevole nonostante il suo grande successo che fa di lui un buon maestro per cui lavorare.
Perfino le stelle più brillanti tramonteranno un giorno e anche Yang Roushen, all’apice della sua carriera, lo sa. Ha già trovato un giovane ragazzo che in pochi anni è destinato a surclassarlo. E’ questa la vita del palcoscenico, Roushen incoraggia il ragazzo a recitare con lui: è meglio averlo come seguace che come rivale. Ma la vita del ragazzo non è così facile come lo è stata quella di Roushen. I suoi vestiti sono spesso sporchi del sangue causato dalle percosse che deve subire. All’inizio Roushen non riconosce il maestro del ragazzo, poi si rende conto di chi si tratta: uno dei suoi compagni, uno che tutti prevedevano sarebbe stato superiore a lui. E Roushen si ricorda il perché.

Considerazioni
Lascia a bocca aperta il livello straordinario che i disegni di Natsuki Sumeragi raggiungono in questi volumetti. Tratto impeccabile, stile originale e ricercato, composizione elaborata… difficilmente si trova una simile qualità tra le centinaia di fumetti pubblicati ogni mese in Giappone.
Ma non si tratta solo di notevole abilità nel disegno, anche le storie sono originali e ben strutturate. Nonostante la brevità di ciascun racconto, si percepisce immediatamente l’atmosfera della Cina di inizio secolo, così come si rimane colpiti dal fascino e dalla caratterizzazione di ciascun personaggio.
E non si può che provare stupore, e sconforto, quando si constata che questa autrice non ha ancora suscitato l’interesse degli editori italiani, mentre in Francia sono state pubblicate diverse sue opere.
Se siete stanchi delle solite commedie scolastiche, allora sentitevi moralmente obbligati a richiedere questa autrice agli editori italiani.

Gallery

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